Roma, lunedì 15 giugno 2009 - ore 9.00/17.00 - Sala delle Colonne - Camera dei Deputati   
organizzato da:
   S.I.P.Si.Vi.
   Società Italiana di Psicologia della Sicurezza Viaria

con il patrocinio di:
  • Camera dei Deputati
  • Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
  • Dipartimento per le Politiche Comunitarie
  • Dipartimento per le Politiche Giovanili

Il Convegno

Una campagna per la sicurezza stradale risulta cruciale nel supporto ad altre misure quali -ad esempio- l’applicazione della normativa di riferimento, oppure la proposta di cambiamenti nello stile di mobilità quotidiano.

Come risaputo, il codice della strada viene aggiornato con una certa frequenza, di solito allo scopo di attualizzare le norme in base alle direttive dell’Unione Europea, oltre all’intento di aumentare la sicurezza sulle strade attraverso l’inseverimento delle pene. Quando l’adeguamento della normativa è affiancato da una puntuale e dettagliata trasmissione delle informazioni, il cittadino si trova nelle condizioni di conoscere e comprendere appieno i riferimenti basilari per la propria e altrui sicurezza. L’ introduzione di modifiche al sistema sanzionatorio comporta a volte la sovrapposizione di norme che, per la loro difficoltà di interpretazione, possono addirittura influenzare negativamente i comportamenti dei cittadini. Non sempre le condotte stradali scorrette sono attribuibili al cosiddetto “piacere della trasgressione” quanto piuttosto alla carenza di informazioni sulla normativa specifica e soprattutto alla sottovalutazione dei pericoli causati dal traffico motorizzato, a cui spesso si risponde attivando meccanismi di assuefazione. Le campagne sociali, però, competono con le altre campagne commerciali per ottenere l’attenzione nei mass media. Come rompere la barriera della noia (“l’ho già sentito”) ed eliminare la confusione?

Una campagna, per essere efficace, deve mirare al difficile obiettivo di CAMBIARE il modo di comportarsi delle persone. Quale approccio risulta migliore: quello che drammatizza le conseguenze? Quello che propone cambiamenti comportamentali semplici e graduali?

Secondo alcuni esperti, la forza delle campagne di sicurezza stradale sta nella ripetizione,
perché gli utenti della strada hanno bisogno di ricordare le regole basilari,
perché ogni anno il target group è composto da nuovi arrivati,
perché le situazioni stradali e le regole cambiano frequentemente.
L’educazione è un processo permanente che dura per tutta la vita.



Una campagna di sicurezza stradale generalmente si pone l’obiettivo esplicito di contribuire alla riduzione della frequenza e/o della gravità degli incidenti stradali, attraverso:
- la trasmissione di informazioni precise e corrette circa le disposizioni della normativa;
- l’aumento della conoscenza riguardante i comportamenti rischiosi e quelli sicuri;
- l’attenzione alla modifica degli atteggiamenti rischiosi e/o il mantenimento di atteggiamenti adeguati verso il rischio stradale;
- l’attenzione alla modifica di comportamenti rischiosi e/o il consolidamento di un comportamento sicuro;
Il fattore principale che determina il successo di una campagna viene individuato nell’articolazione delle azioni ad essa associate.

Gli interventi della giornata del 15 giugno seguono un preciso ordine per illustrare i meccanismi psicologici implicati nel percorso di progettazione ed attuazione di una campagna per la sicurezza stradale.

Nella prima sessione, gli esperti europei descrivono i passaggi teorici fondamentali che costituiscono le basi per l’impianto di una campagna efficace:
- le teorie psicologiche spiegano i modelli comportamentali degli utenti della strada e indicano i corretti passaggi per ottenere una modifica comportamentale
- la psicologia economica fornisce un contributo per interpretare il valore della prevenzione nell'infortunistica stradale
- il marketing sociale declina le principali strategie orientate al successo di una campagna
- le procedure di valutazione dell’efficacia valorizzano il rapporto costi/benefici, attraverso la misurazione del risultato ottenuto rispetto alle risorse impiegate.

Se la matrice europea identifica nella politica delle “TRE E”
Engineerig, Education, Enforcement
la costruzione di un sistema efficace per il consolidamento degli atteggiamenti orientati alla sicurezza stradale, quanto nel nostro Paese riusciamo a lavorare in modo sinergico, accompagnando ogni cittadino di ogni fascia di età in ogni ruolo rivestito come utente della strada?

Nella seconda sessione, esperti italiani si confrontano sul tema dell’efficacia delle campagne partendo ciascuno dall’ottica del proprio settore di intervento:
la comunicazione scientifica
la comunicazione istituzionale
la divulgazione.

La Sala

Sala delle Colonne - Camera dei Deputati
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